Parlando di allergie si pensa sempre al periodo primaverile. In realtà sono in agguato anche nei mesi invernali, periodo in cui aumentano gli acari della polvere.
I parassiti della polvere sono infatti la causa del 70 % dei fenomeni asmatici e delle riniti allergiche in età pediatrica, sono pertanto il nemico numero 1 dei bambini allergici. L’acaro della polvere è infatti un allergene perenne, cioè presente tutto l’anno, ma proprio nei mesi invernali a causa del clima caldo-umido trova l’habitat ideale per moltiplicarsi. Si tratta di minuscoli insetti, invisibili ad occhio nudo, di dimensioni variabili da 0,2 a 0,4 millimetri con un ciclo vitale di poco più di un mese, durante il quale depongono le uova, rilasciano le loro feci ed infine muoiono. Di per sé non sono pericolosi per l’uomo: lo sono le feci e il loro corpo morto che diffondendosi nell’aria scatenano la sintomatologia allergica.
Le sedi della casa in cui gli acari sono presenti in maggiore quantità sono il letto (materasso, cuscino, piumini, coperte) e tutto quanto in casa è imbottito (divani, poltrone, etc). Da queste sedi i corpi degli acari morti e le feci si diffondono nell’ambiente circostante, annidandosi preferenzialmente nei materiali che raccolgono più polvere (pavimenti, tappeti, tendaggi, peluche, libri).
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Ossiuri o vermi intestinali: come riconoscerli
Durante l’ultimo turno in Pronto Soccorso è arrivata una bimba di circa 3 anni la cui mamma, visibilmente preoccupata e anche un po’ “schifata” (passatemi il termine, ma credo che in questo caso ci voglia!) mi riferiva che sospettava che la figlia avesse i “vermi”. Io, perplessa, l’ho inviata dal pediatra, che per fortuna era ancora presente, ma poi ho letto la consulenza e sono ovviamente andata a studiare il “caso”. Ammetto la mia ignoranza, ma ero straconvinta che fosse un problema che potesse toccare solo alcune fasce di popolazione e invece no. L’infestazione da ossiuri è molto diffusa ed è importante che un genitore sappia riconoscerla.
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I Pidocchi nei bambini
E’ il tormentone di ogni anno, il solito avviso: si sono verificati casi di pediculosi. Bleah….
Un giorno all’uscita dalla scuola lo scorso anno Supernano ha raccontato: “sono venuti dei signori a controllare se avevamo degli animaletti in testa. Io non ne avevo”. Per fortuna, ho pensato io!
Ma cosa sono questi “benedetti” pidocchi?
I pidocchi sono piccoli insetti di colore grigio-biancastro. Vivono sui capelli e si nutrono di sangue pungendo il cuoio capelluto dove depositano un liquido che può provocare intenso prurito. Si riproducono attraverso le uova che si chiamano lendini. La femmina del pidocchio vive 3 settimane e depone circa 300 uova, soprattutto all’altezza della nuca, sopra e dietro le orecchie, che si schiuderanno dopo 6-9 giorni. Lontani dal cuoio capelluto i pidocchi sopravvivono al massimo 2-3 giorni. Se si guarda attentamente tra i capelli vicino al cuoio capelluto, all’altezza della nuca o dietro le orecchie si vedono le lendini, che sembrano puntini bianchi o marrone chiaro. Sono di forma allungata, traslucidi, poco più piccoli di una capocchia di spillo.