Il piede piatto è l’assenza dell’arco plantare, cioè dell’incavo che la pianta del piede dell’adulto presenta sul lato interno. In pratica, il piede poggia a terra con tutta la pianta.
Spesso la caviglia sembra cedere verso l’interno e il calcagno appare deviato lateralmente: nel bambino piccolo è una condizione molto frequente, sia perchè l’arco plantare è pieno di grasso sottocutaneo, sia perché i legamenti e la muscolatura del piede sono poco efficienti.
Il piede piatto essenziale si divide in:
– piede piatto lasso essenziale dell’infanzia: tra il terzo e il sesto anno di vita ed è praticamente sempre asintomatico. Si rende evidente solamente sotto carico, mentre in scarico e in punta di piedi la sua morfologia è del tutto normale. Nell’80 % dei casi si normalizza completamente; nel restante 20% evolve nel piede piatto essenziale dell’adolescenza.
– piede piatto essenziale dell’adolescenza: tra il 6° e il 13° anno di vita e non è altro che quel 20% di piedi che non hanno sviluppato l’elica plantare entro questo tempo. Anche questi, seppur tardivamente, sono comunque destinati a normalizzarsi e soltanto una piccola percentuale, compresa tra l’1 e il 5%, tende a restare piatto valgo. In assenza di disturbi, il piede piatto valgo si configura come una semplice variante anatomica o piede piatto funzionale. Solo in presenza di disturbi funzionali o dolori, il piattismo sarà da considerarsi patologico e andrà interpretato come l’espressione morfologica di dismorfie scheletriche. Continua a leggere: Il piede piatto…