Pasqua alle porte e il solito dilemma soprattutto per i più piccoli: cioccolato si o no? Le nonne minimizzano e regalano uova giganti perché la gioia di strappare un sorriso ai nipoti supera qualsiasi divieto. Ma al di là delle diatribe famigliari come ci si deve comportare?
La maggior parte dei pediatri è d’accordo sul fatto che il cioccolato faccia bene a tutti e di conseguenza anche ai più piccini. Ma per ogni cosa c’è un’età, ed anche il cioccolato rientra in questa regola. Gli specialisti affermano che si può iniziare a far assaggiare il cacao dopo il primo anno, quando lo svezzamento dovrebbe essere già concluso.
E sfatiamo qualche falso mito.
Non è vero che fa male ai denti perché la polvere di cacao ha azione anticariogena contenendo tannini, che inibiscono lo sviluppo di batteri, riducono il processo di demineralizzazione alla base della carie e riducono la formazione della placca, fluoro e fosfati.
Non è vero che fa aumentare il colesterolo: non vi è traccia di colesterolo in quello fondente, mentre in 100 gr di quello al latte ne contengono 16 mg, la stessa quantità contenuta in 200 gr di yogurt naturale parzialmente scremato. Continua a leggere: Le uova di Pasqua…
Il caffè protegge dal rischio di Alzheimer e diabete
Una notizia “leggera”, quasi fatta per me: bere da 3 a 5 tazze di caffè al giorno contribuirebbe a ridurre fino al 20% il rischio di ammalarsi di Alzheimer, e del 25% di sviluppare diabete di tipo 2.
I dati sono emersi da alcune ricerche presentate in un report di Alzheimer Europe pubblicato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic), un’ organizzazione no profit dedicata allo studio dei legami tra caffè e salute.
Per quanto riguarda la protezione verso la malattia di alzheimer i benefici arriverebbero da caffeina e polifenoli.
La prima è utile a prevenire la formazione delle placche amiloidi, ovvero le placche senili che rappresentano una delle caratteristiche microscopiche principali della malattia di Alzheimer, insieme alla degenerazione neurofibrillare ed all’Angiopatia amiloide, i polifenoli invece insieme alla caffeina, aiutano a ridurre l’infiammazione e il deterioramento neuronale. Una sintesi di tali risultati era stata illustrata anche in un simposio satellite durante il Congresso 2014 di Alzheimer Europe ovvero che un consumo regolare di caffè nel corso della vita è associato a un ridotto rischio di sviluppare Alzheimer che la protezione ottimale si ha con un consumo compreso fra 3 e 5 tazzine al giorno. Continua a leggere: Il caffè protegge dal rischio di Alzheimer e diabete…
Il reflusso esofageo in gravidanza: cosa fare
Il reflusso gastroesofageo è uno dei disturbi più frequenti in gravidanza, soprattutto nel III trimestre. Al di là delle dicerie popolari sulla maggior frequenza nel caso di bimbi che nasceranno con tanti capelli (il motivo di tale “vox populi” in tutta sincerità non mi è chiaro), è dovuto a fattori endocrini che favoriscono il rilassamento dello sfintere esofageo inferiore e alla aumentata pressione dell’utero sullo stomaco. Il sintomo principale è spesso la pirosi ovvero il bruciore retrosternale che sale fino alla faringe. Continua a leggere: Il reflusso esofageo in gravidanza: cosa fare…