Quando nasce un bambino, amici, parenti e conoscenti in genere festeggiano il nuovo nato con un regalo più o meno importante. Ma mentre per la nascita del primo figlio la scelta in genere è abbastanza facile in quanto manca tutto e anche i genitori hanno idee da suggerire, per le neomamme alla seconda o addirittura terza gravidanza la scelta è più difficile in quanto al contrario non manca proprio nulla.
Quando si decide autonomamente l’acquisto, l’idea “tutina” viene scartata; il pensiero comune è infatti che già se ne abbia un numero elevato. E al massimo ci si porta avanti regalandone di misure più grandi. Ma questo è lo stesso ragionamento che fa la mamma. Non compra tutine piccole ma solo il minimo indispensabile per l’ospedale pensando di riceverne un esagerato numero in regalo. E così appena tornate a casa si deve correre a fare shopping per il neonato rendendosi conto che il piccolo “cagone” ha sporcato l’inverosimile. A me è successo entrambe le volte.
Il mio consiglio quindi è se siete in confidenza prima di fare acquisti 6-9 mesi (magari sbagliando anche la stagione…) chiedete se serve l’1-3.
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Il cellulare: a che età regalarlo?
Con l’avvicinarsi del natale torna il solito ritornello: “voglio in regalo un cellulare”. Richiesta fatta da bambini sempre più piccoli. Che fare?
Non c’è una regola comune di comportamento, c’è chi cede dicendosi “tanto che male c’è”, chi tiene duro e ha figli di 13 anni senza l’amato bene e chi si pone mille domande.
Secondo un’indagine condotta nel 2012 (e in 3 anni le cose, a intuito, sono drasticamente cambiate) da Eurispes, su un campione di 1.100 bambini e 1.523 ragazzi:
– il 62% dei bambini di età inferiore a 12 anni in Italia ha un telefonino personale che usa per molte ore al giorno per giocare, inviare messaggi e foto, telefonare, collegarsi a internet e a social network
– il 44,4% dei bambini ha già un cellulare tra i 9 e gli 11 anni, mentre il 17,6 % ne possiede uno addirittura a 7 anni
– il 21,9% dei ragazzi lo usa un’ora al giorno, il 14,7% da una a due ore, il 14,5% fino a quattro ore. Solo il 7,2% non lo usa mai
– 1,2% dei ragazzi italiani non possiede un telefonino.
Gli esperti consigliano di non autorizzare il cellulare prima dei 12 anni per via di rischi di tipo fisico e psicorelazionale.
Le Pigotte
C’è un regalo che ogni Natale non manca mai sotto l’albero di casa nostra: la Pigotta.
La prima, regalo di mia mamma, è arrivata quando aspettavo supernano e poi man mano ogni anno la famiglia si è allargata. È un regalo per me, o meglio alla parte di me ancora bambina che adora le bambole di stoffa e che quindi le custodisce gelosamente, ma è un regalo che viene fatto ad un bambino di un paese in via di sviluppo.
Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra; oggi sono le bambole dell’UNICEF, uniche ed irripetibili.
Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia. Con un minimo di 20 € tutti possono adottare una Pigotta e sostenere l’UNICEF e i suoi programmi salvavita dell’Africa centrale e occidentale.
Popcorn e…cioccolata
Tempo di compleanni. Non esagero se dico che oltre il 50% degli amici di Supernano compie gli anni fra marzo e giugno e anche a casa nostra siamo prossimi ai festeggiamenti della family. Mi viene in mente una canzone che adoro «Mamma tutto», quando in una strofa si dice «quando c’era il compleanno mamma festa ogni anno; mamma regalo fai non mancava mai». E domani anche microba inaugura la sua “vita sociale”, il primo invito solo per lei ad una festa di compleanno.
Ma quando si allestisce il buffet ogni volta bisogna decidere fra patatine o popcorn, o entrambi. Fra i bambini sembra che vincano le prime anche se la scienza promuove i popcorn come uno degli snack più salutari.