La famiglia di mammamedico si è allargata. No nessun bebè, il nuovo arrivato è un peloso di nome Oreste. Un gattino di quasi 4 mesi. Un trovatello europeo.
Era da tempo che cercavamo di convincere papàchef, ma quando ha visto la foto di Oreste ha capitolato. Con la raccomandazione che “va bene, ma di lui ve ne occupate voi”. Come sta andando? Oreste è con noi da 4 giorni e cerca sempre lui. Che ricambia. E io rido sotto i baffi…
Oreste è un cucciolo e come tale si comporta. Vuole giocare, saltella in giro per casa, si arrampica sull’albero di Natale ma capisce il “no” e scappa contrariato. Il nome era suo, dato dalla ragazza che lo ha trovato, ci piaceva e non lo abbiamo cambiato. E lui inizia a riconoscersi chiamato così. Continua a leggere: Un gatto in famiglia: il rapporto con i bambini…
11 ottobre: Giornata Internazionale delle bambine
Da mamma di figlia femmina, ma anche di un maschio da educare al rispetto per le femmine, non posso trascurare l’evento di oggi: la Giornata Internazionale delle Bambine.
Che cosa significa essere bambine oggi? Perchè tante bambine nel mondo vengono sfruttate, seviziate, maltrattate solo per il fatto di essere rappresentanti del genere femminile?
L’11 ottobre è stata proclamata dall‘Onu, la Giornata Internazionale della Bambina. In tante città del mondo questa data verrà celebrata con dibattiti, convegni, concerti ed iniziative.
Perchè purtroppo ancora oggi, alla fine del 2015, ogni giorno occorre difendere il valore della femminilità.
Una bambina su quattro ha subito un abuso, le mamme bambine sono 16 milioni e sono almeno due milioni e mezzo le minori costrette ad abortire senza strutture sanitarie adeguate. Chi partorisce a meno di 15 anni, invece,rischia di morire durante il parto cinque volte di più di una ventenne.
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Anno nuovo … rispetto nuovo
Ad inizio anno due sono gli argomenti “caldi”: i propositi e le speranze per il nuovo anno. Per quanto riguarda i propositi devo ammettere che sono un po’ stufa, sono sempre gli stessi: mettersi a dieta è ovviamente il più gettonato a seguire sul podio in genere si trova andare in palestra/piscina/fare sport oppure un generico trovare più tempo per sé.
Dicendo che sono stufa non intendo certo che per me queste cose non valgono, bensì che non le elenco neppure più perché tanto so che dopo gli entusiasmi iniziali tutto scivola nel dimenticatoio. E quest’anno non ci sono stati neppure gli entusiasmi iniziali perché giusto il giorno in cui volevo iniziare la piscina mi sono svegliata sorda da un orecchio con un dolorino di accompagnamento. Immediatamente accantonata l’idea.
Voglio invece scrivere di una speranza.
Vorrei una cosa in questo neonato 2015: il RISPETTO.
Cos’è questa parola sconosciuta? Cito da wikipedia: “Il rispetto è un atteggiamento e un comportamento improntato alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell’importanza e del valore morale e culturale di qualcuno”.
Ecco io credo che se si pensasse a questa definizione il mondo girerebbe un filino meglio.
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