Ieri pomeriggio a Roma, alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è stata presentata la terza bio-Banca italiana di tessuto ovarico situata presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Sarà possibile conservare in azoto liquido, la corticale dell’ovaio contenente gli ovociti, per consentire il reinnesto nelle donne sopravvissute ad un tumore, dopo la fine dei trattamenti oncologici, permettendo una ripresa sia della funzione ormonale che riproduttiva.
La diagnosi precoce, il miglioramento delle tecniche chirurgiche e l’introduzione di nuovi chemio/radioterapici hanno fatto si che l’aspettativa di vita delle donne affette da patologie neoplastiche sia nettamente aumentata. Alla terapia oncologica però, seguono danni a carico dell’ovaio che possono provocare arresto dello sviluppo e sterilità nella bambina, perdita della fertilità nella donna adulta e menopausa precoce.
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