La complicazione più nota e frequente durante la gestazione è l’ aborto spontaneo: si considera tale ogni interruzione di gravidanza che si verifica spontaneamente entro i primi sei mesi a partire dal concepimento. È un evento piuttosto frequente, sebbene una reale stima sia impossibile, perché talvolta la perdita del prodotto del concepimento si confonde con una mestruazione. Sembra comunque verificarsi nel 15-20% delle gravidanze e, per lo più, non può essere evitato, in quanto rappresenta una specie di “selezione” delle gravidanze con gravi anomalie incompatibili con la vita. Un’indispensabile distinzione va fatta fra aborto e minaccia d’aborto: il segno più frequente ed indicativo è costituito dalla perdita di sangue, che caratterizza ambedue le situazioni; l’aborto però è la perdita del prodotto del concepimento, la minaccia invece è solo l’evento che può portare all’aborto, ma non è detto che l’evoluzione sia per forza infausta.
I primi tre mesi dopo il concepimento sono i più delicati:l’85 per cento degli aborti spontanei, infatti, si verificano in questo periodo. Dalla diciottesima-ventesima settimana, infatti, la probabilità di incorrere in un aborto si riduce drasticamente.
Si parla di minaccia di aborto se compaiono perdite di sangue, non necessariamente accompagnate da contrazioni dell’utero e da fitte dolorose. La minaccia di aborto si verifica quasi nel 15 per cento delle gravidanze ma solamente il 18 per cento degli aborti minacciati diventano aborti veri e propri. Si tratta, comunque, di un campanello di allarme che non va mai sottovalutato.
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Anemia da carenza di ferro e rischi in gravidanza
L’aborto è una delle situazioni più dolorose per una donna in cerca di un bambino; al dolore per la perdita di una parte di sé, di un fagiolino che era già bambino, spesso si aggiungono i sensi di colpa per non essere state in grado di proteggere quell’esserino e ci si interroga sui perché. Perché a cui spesso non seguono risposte concrete. Perché una gravidanza va bene ed un’altra no? Tante le risposte, ma spesso nessuna certezza.
Ora un nuovo studio azzarda ulteriori e plausibili ipotesi. Una donna incinta su tre può andare incontro a complicazioni della gravidanza, come aborto spontaneo o nascita pretermine, a causa della mancanza di ferro. Nel 10% dei casi inoltre questa carenza è collegata a problemi alla tiroide. Continua a leggere: Anemia da carenza di ferro e rischi in gravidanza…
Attenzione alla tiroide per chi è alla ricerca di un bambino
Racconto questa storia perché è a lieto fine e mi è tornata alla mente dopo aver letto degli studi su patologia tiroidea e fertilità. Due anni fa un’amica mi raccontò che era alla disperata ricerca del secondo bambino. Si era recata ovunque aveva fatto centinaia di esami e non si capacitava del perché nonostante non ci fosse nulla di anomalo il bebè non arrivasse. Non era certo “vecchia” e la prima bimba era arrivata subito, quasi senza averla cercata. Le chiesi se avesse controllato gli ormoni tiroidei, ricordandomi di un’infermiera del mio ospedale che aveva tribolato molto ed era riuscita ad avere un bimbo dopo diversi aborti e dopo aver aggiustato il dosaggio del farmaco della tiroide diverse volte.
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