I linfonodi sono piccoli organi della misura di pochi millimetri diffusi in tutto l’organismo; rappresentano “stazioni” delle vie linfatiche. Nelle vie linfatiche scorre la linfa, un liquido costituito da varie componenti, fra cui i globuli bianchi e le cellule del sistema immunitario. Nei linfonodi sono presenti cellule del sistema immunitario “stanziali” ed in transito, ma che concorrono tutte a fronteggiare i pericoli provenienti dagli attacchi al nostro organismo da parte di agenti esterni (es. batteri, virus, altri agenti infettivi o tossici) o di cellule trasformate come quelle tumorali. Nel linfonodo si realizza la prima strategia difensiva dell’organismo perchè le cellule del sistema immunitario (principalmente i linfociti) vengono “istruite” a riconoscere l’agente nocivo individuato ed una volta immesse in circolo sono in grado di riconoscerlo e combatterlo in tutto l’organismo. Durante queste “minacce”, il numero delle cellule del sistema immunitario presenti all’interno del linfonodo aumenta anche in maniera cospicua, determinandone l’aumento delle dimensioni del linfonodo stesso.Un ingrossamento marcato è invece segno di un’infezione più grave e di uno stato di difficoltà del sistema difensivo.
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PFAPA ovvero la febbre periodica
Tempo fa ricevetti su FB il messaggio di un papà che mi informava di un evento che si sarebbe tenuto da li a poco al Gaslini di Genova in merito alla PFAPA, di cui soffre il suo bambino.
Mi chiedeva di sensibilizzare i colleghi su una patologia così sconosciuta (io stessa in effetti ammetto che ho dovuto documentarmi); promisi che avrei scritto un post sull’argomento, anche perché, come ho più volte detto, io non sono una pediatra e ho pochi contatti con colleghi di questa specialità.
Ma innanzitutto cos’è PFAPA? È l’acronimo di Periodic Fever, Aphtas, Pharyngitis and cervical Adenopathies, una delle cause di febbre periodica in età pediatrica la cui origine ancora oggi è sconosciuta; si pensa sia dovuta ad un’alterazione dei meccanismi di controllo dell’infiammazione ma in alternativa è stato anche ipotizzato che gli episodi febbrili possano dipendere dalla riattivazione di una infezione virale latente da adenovirus.
È in ogni caso una malattia benigna e non contagiosa. Continua a leggere: PFAPA ovvero la febbre periodica…
Quando vanno tolte le tonsille?
Nel post di qualche giorno fa sulle tonsilliti non ho volutamente parlato della terapia chirurgica della tonsillite, ovvero dell’intervento di tonsillectomia, proprio per l’obiettivo che avevo di scrivere un post specifico sull’argomento. L’intervento di rimozione delle tonsille si chiama appunto tonsillectomia, ed è uno degli interventi chirurgici più frequenti in età pediatrica. In Italia se ne effettuano circa 50.000 all’anno.
Pur essendo un intervento semplice e di routine, la rimozione delle tonsille e non è esente da rischi per lo più legati all’assistenza anestesiologica e al decorso post-operatorio; la mortalità postoperatoria invece per fortuna è rarissima (1 caso ogni 10.000-35.000). Continua a leggere: Quando vanno tolte le tonsille?…
La tonsillite acuta nel bambino
Le tonsille sono organi costituiti da tessuto linfatico che si distinguono in:
– tonsille palatine: situate nel cavo orale
– tonsille faringee o adenoidi: situate dietro alle fosse nasali dove il naso comunica con la faringe
– tonsille linguali: situate dietro alla base della lingua.
Questi organi, nel loro insieme, costituiscono una delle parti più importanti del sistema difensivo immunitario delle prime vie aeree soprattutto nei primi anni di vita: si trovano infatti in una posizione chiave per captare immediatamente i germi in transito nel faringe e per scatenare una risposta immunitaria specifica contro di essi.
Si parla di tonsillite quando le tonsille sono interessate da una infezione virale o batterica. Continua a leggere: La tonsillite acuta nel bambino…