Qualche tempo fa passando con i miei bambini in via De Amicis, a Milano, abbiamo avuto modo di osservare il “muro di Bambole” (un muro nato da un’idea di Jo Squillo a cui hanno aderito, in segno di lotta al femminicidio, moltissimi protagonisti della moda; ospita ormai quasi 2 mila bambole su una superficie di circa centocinquanta metri ed è diventato simbolo di democrazia, rispetto verso la donna e libertà).
Ovvie e scontate le domande:”mamma, perché hanno messo lì tutte quelle bambole?”.
È stata l’occasione per spiegare loro di quella piaga sociale chiamata femminicidio.
Argomento assolutamente non facile perché nelle loro testoline di 8 e 4 anni non è contemplato che un marito possa uccidere una moglie, un uomo la fidanzata, un padre la figlia e non è neppure stato facile parlare in termini semplici senza creare inutili paure.
Ma devono sapere. Fin da piccoli.
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