10 anni e quando iniziano i numeri con la decina sono guai.
Me lo hai detto tu uscendo da scuola. “mamma sono un catorcio”.
Un dito pseudo rotto. Perché ho deciso che per un mignolo si potevano evitare le radiazioni di una lastra e l’ho steccato sulla base della mia esperienza.
Una tosse e una laringite che non sono da te, caloroso e nerboruto uomo.
Un ginocchio ko. Non è dato sapere cosa sia successo, e forse è meglio che io non sappia, tant’è che zoppicavi vistosamente.
Un occhio nero portato a casa dopo una partita a basket.
Stai invecchiando mio giovane amico.
E te lo dico ridendo. Lo dico proprio a te che quando mi senti dire “sono vecchia” o peggio lo dice tua sorella, ti animi sostenendo che non sia affatto vero, che sono molto giovane.
Beata innocenza e beata infanzia ancora innamorata della mamma.
10 anni e sei ancora il mio bambino. Il mio bambino ogni tanto iracondo, ogni tanto incupito, ogni tanto troppo serio, ma ancor più spesso ruffiano, a tratti chiacchierone e incuriosito da quanto ti circonda. Soprattutto dai sentimenti. Che tieni ben lontano, perché le femmine “femmine” non fanno ancora parte del tuo mondo.
Ma inizi a far spazio a qualche “femmina-maschio”. Quelle che vorrebbero giocare a calcio. Quelle che non mettono le gonne. Quelle che amano star wars. Quelle che con cui correre.
Sei il mio bambino e mi dici che quel soprannome che sappiamo solo io e te dovrà essere per sempre.
Sei il mio bambino perché cerchi di nascosto le coccole e ti lamenti quando microba arriva ed è pronta a spodestarti.
Sei il mio bambino quando mi chiedi di provare a prenderti in braccio. E io non mi faccio scappare l’occasione ma poi ridi capendo dalla mia smorfia che il mal di schiena è dietro l’angolo.
Sei il mio bambino e in cuor mio lo sarai sempre. Ma stai diventando grande. Un ometto. E nonostante io ti abbia sempre visto “grande” questa volta lo sei per davvero.
10 anni. Quasi non riesco a dirlo. 10 anni di te, ma anche 10 anni di me come mamma.
E non è poco.
Buon compleanno amore mio. Mio piccolo grande amore. E ancora per un po’ ho il permesso di dirlo…
Beat - Mamma ora che faccio? dice
Auguri in ritardo…il tuo post mi ha commosso. Provo sempre a immaginare come sarà quando il 3enne ne avrà 10, di anni…so che lo amerò sempre, ma a volte mi sembra strana l’idea di continuare a vederlo piccolo anche a quell’età lì. Poi leggo o ascolto storie come questa e mi rendo conto che saranno sempre i nostri piccoletti. Hai reso bene l’idea e il suo carattere :’)