Il periodo ricco di impegni come al solito mi ha portato a trascurare il blog nonostante le numerose iniziative e notizie in ambito sanitario degne di nota di cui avrei potuto e dovuto parlare.
Ma c’è un evento che non voglio e non posso trascurare: La giornata internazionale dei bambini scomparsi che viene celebrata il 25 maggio. La giornata è stata istituita nel 1983 in memoria di Etan Patz bimbo di 6 anni sparito a Manhattan proprio il 25 maggio del 1979.
Credo che l’incubo di ogni genitore sia quello di non trovare più il proprio bambino. È un attimo, ti giri e nel luogo dove era un secondo prima il piccolo non c’è più. A me è capitato più di una volta, soprattutto con la piccola che ora, a 3 anni compiuti, sta iniziando a capire che deve avvisare se vuole spostarsi e non prendere la fuga.
Ma quando la sparizione non è “volontaria”, quando il bimbo non si trova perché è stato rapito? Penso che nulla possa essere più angosciante per una mamma. Beh, parlo da mamma. Anche per un papà!|
Secondo gli ultimi dati ogni anno spariscono nel nulla nel mondo 8.000.000 di minori.
8.000.000, una cifra enorme, vuol dire 22.000 al giorno! E nella sola Italia sarebbero 10.000 i piccoli scomparsi dal 1974 ad oggi. Per segnalare scomparse, avvistamenti e ritrovamenti la Commissione Europea ha attivato un numero unico attivo in 11 paesi fra cui il nostro: 116-000.
Navigando in rete ho inoltre trovato il sito http://www.bambiniscomparsi.it/missingkids/servlet/PublicHomeServlet un sito ufficiale gestito dalla sezione minori della polizia di stato.
E quando guardiamo i nostri bambini belli, tranquilli, sorridenti, magari un po’ vivaci ma con noi, non dimentichiamo tutti quelli che invece si sono persi, quelli costretti a scappare da famiglie violente, i moltissimi rapiti e trattati da oggetti, i piccoli a cui è stata rubata l’infanzia.
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