Il nostro gatto Oreste è a casa nostra da poco meno di 3 mesi e ha già viaggiato per 3 volte. La prima volta è capitata dopo pochi giorni dal suo arrivo; era il ponte dell’Immacolata; poi ci sono state le vacanze di Natale, infine un week end progettato da tempo fra incastri lavorativi e sportivi: in quell’occasione Oreste non era stato bene e il veterinario ci ha consigliato di portarlo con noi. A dir la verità, soprattutto la prima volta ero un po’ preoccupata sulle sue capacità di adattamento. Mi sono ricreduta subito. È proprio vero che anche gli animali, come i bambini, seguono i ritmi della famiglia. Ecco abbiamo il nostro gatto globetrotter. E già dalla seconda volta si ricordava perfettamente dove fosse la sua lettiera o il posto della pappa. Stesso discorso una volta rientrati a casa.
Per questo ho letto con curiosità e orgoglio, dello studio condotto da alcuni scienziati giapponesi dell’Università di Kyoto in cui promuovono la memoria dei gatti; questi infatti hanno totalizzato risultati positivi simili a quelli dei cani in alcuni test di memoria. E ciò, secondo i ricercatori, suggerisce che potrebbero essere anche altrettanto intelligenti. Lo studio – che coinvolge 49 gatti domestici – mostra che i felini sono in grado di rievocare ricordi di esperienze piacevoli. Queste memorie negli umani sono uniche per ogni singola persona e anche i gatti, così come i cani, utilizzano i ricordi di una singola esperienza passata; pare pertanto che abbiano una memoria episodica simile a quella degli esseri umani. Il team di ricercatori ha cercato di capire se i gatti potevano ricordare da quale ciotola avevano mangiato, dopo un intervallo di 15 minuti. Nonostante il test abbia riguardato un breve lasso di tempo, per il team i gatti possono ricordare queste cose per periodi molto più lunghi. Non solo, secondo i ricercatori i felini darebbero del filo da torcere ai cani in vari test mentali, incluse le risposte a gesti, emozioni ed espressioni facciali umane. Insomma, i gatti possono essere intelligenti come i cani, al contrario di quanto spesso si è portati a credere.
E in merito ad Oreste concordo. eh eh eh…
Aggiungo inoltre che anche Oreste ha il suo blog. in una casa di tecnologi non poteva mancare. Per chi avesse voglia di “sbirciare”: https://www.orestethecat.com/
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