L’aborto è una delle situazioni più dolorose per una donna in cerca di un bambino; al dolore per la perdita di una parte di sé, di un fagiolino che era già bambino, spesso si aggiungono i sensi di colpa per non essere state in grado di proteggere quell’esserino e ci si interroga sui perché. Perché a cui spesso non seguono risposte concrete. Perché una gravidanza va bene ed un’altra no? Tante le risposte, ma spesso nessuna certezza.
Ora un nuovo studio azzarda ulteriori e plausibili ipotesi. Una donna incinta su tre può andare incontro a complicazioni della gravidanza, come aborto spontaneo o nascita pretermine, a causa della mancanza di ferro. Nel 10% dei casi inoltre questa carenza è collegata a problemi alla tiroide.
I ricercatori del Saint-Pierre University Hospital a Bruxelles hanno monitorato 1.900 donne durante il primo trimestre di gravidanza misurando i livelli della ferritina e di anticorpi antitiroidei. Hanno scoperto che il 35% aveva carenza di ferro; di queste, il 10% aveva autoimmunità tiroidea e il 20% ipotiroidismo lieve.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista European Journal of Endocrinology.
Io non sono una scienziata e neppure una ginecologa, ma il mio primo pensiero, quando mi vengono chieste informazioni su mancate gravidanze, va alla tiroide. E consiglio non solo il dosaggio dei “classici” ormoni, ma anche degli autoanticorpi. E fra i tanti esami che vengono chiesti è sicuramente uno dei meno invasivi.
Da adesso in poi consiglierò anche il “pattern” del ferro (sideremia, ferritina, transferrina). Il ferro è un minerale presente in una serie di alimenti, tra cui carne, fagioli, noci, cereali integrali e frutta secca. L’apporto giornaliero consigliato dal National Institutes of Health (NIH) per gli adulti tra 19-50 anni, è di 8 mg per gli uomini e di 18 per le donne, che salgono a 27 mg durante la gravidanza, per consentire la crescita fetale e placentare. Una carenza produce insufficienti livelli di emoglobina, provocando stanchezza, mancanza di respiro, palpitazioni. In gravidanza tale carenza può però essere particolarmente dannosa in quanto il ferro aiuta anche il funzionamento della perossidasi tiroidea (TPO), enzima cruciale per la produzione dell’ormone tiroideo che favorisce lo sviluppo del cervello del feto, in particolare nel primo trimestre di gravidanza, quando deve ancora sviluppare la propria tiroide.
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