Papachef a Natale mi ha regalato un nuovo pc. A suo dire (anche se forse non ha tutti i torti) il mio è ormai obsoleto e potrebbe lasciarmi a piedi da un momento all’altro. Sarebbe in effetti una tragedia. “ poi sul tuo potrebbe imparare a “smanettare” supernano” – disse allora. Mai parole furono prese così tanto alla lettera e non passa giorno che il ligio ragazzino non me le ricordi, insistendo perché io faccia il trasbordo da un computer all’altro.
Che noi siamo una famiglia tecnologica è noto (io un po’ meno ma mi adeguo per non rimanere indietro…); non ho mai demonizzato tablet e smartphone tant’è che, seppure per questioni pratiche, ne ho messo in mano uno a supernano già in IV elementare. Ovviamente dandogli delle regole. Alcune dettate dal buon senso, altre apprese documentandomi. Perché noi genitori dobbiamo imparare a gestire tutta questa informatizzazione e abbiamo assolutamente bisogno di colmare le numerose lacune.
Un numero sempre maggiore di bambini e ragazzi infatti si avvicinano con passione all’informatica e passano sempre più tempo davanti al monitor di un computer.
Pc, tablet e smartphone offrono ai bambini e agli adolescenti la possibilità di divertirsi con giochi sempre diversi e graficamente attraenti, di ascoltare e scaricare musica, di navigare in internet alla scoperta del mondo e anche di fare ricerche per la scuola, ma quali sono i pericoli da evitare?
– Problemi di natura ortopedica. L’uso prolungato del computer può provocare disturbi alla schiena che possono sfociare in malanni più gravi in età matura. Bisogna quindi assicurarsi che il ragazzo stia seduto correttamente davanti al computer regolando la sedia (che deve avere uno schienale per appoggiarvi la schiena e farla riposare) in modo che gli occhi siano all’altezza del bordo superiore dello schermo e controllare anche la posizione di braccia e gambe.
– disturbi del sonno: è necessario imporre dei limiti e stabilire quando andare a letto per evitare che presi da queste passioni i ragazzi rinuncino a preziose ore di sonno rimanendo svegli fino a tardi
– Dipendenza e solitudine
Quando si è completamente assorbiti da un gioco, da Internet, da un forum di discussione o da chat in un social network capita spesso che non si riesca a pensare ad altro: si è diventati dipendenti. Poiché il computer si trova spesso in camera o in uno studio ci si chiude al mondo esterno e in questa solitudine si finisce per rinforzare la dipendenza. Il tempo dedicato al computer non deve influire negativamente sul tempo da utilizzare per i compiti, per lo sport, per gli incontri con gli amici, per il cinema e per tutti gli altri aspetti della vita quotidiana. Occorre pertanto stabilire con chiarezza i tempi da dedicarvi ed è responsabilità dei genitori permettere l’utilizzo di certi giochi o l’accesso a determinati siti.
– La vista: ad oggi non esistono studi che dimostrino che lo schermo del computer sia in grado di provocare danni alla vista. E’ possibile però che un utilizzo prolungato del computer contribuisca a rivelare difetti già presenti e precedentemente passati inosservati. La permanenza eccessiva davanti allo schermo può inoltre causare dei disturbi agli occhi, quali bruciori ed irritazioni. In mancanza di dati certi è opportuna un’attenta sorveglianza della vista nei bambini che utilizzano un computer per un certo numero di ore a casa o a scuola anche se gli esperti consigliano di non lasciare i bambini davanti al computer per più di un’ora al giorno. E’ necessario poi prestare attenzione ad illuminare correttamente la stanza, evitando contro luci e riflessi sullo schermo. Bisogna perciò fuggire le fonti di luce da dietro lo schermo; è opportuno collocare il monitor a circa 90° gradi rispetto alle finestre; è necessario mantenere la corretta posizione e distanza dal video (circa 40-60 centimetri).
– Epilessia: nonostante non siano stati dimostrati possibili disturbi neurologici provocati dall’utilizzo del computer non è mai ragionevole passare lunghe ore incollati a uno schermo, è utile pertanto concedere un pò di riposo agli occhi ogni 30 minuti.
Il rapporto bambini e computer è insidiato da un altro pericolo: la rete. La rete per antonomasia è il luogo della libertà. Navigando sui siti è possibile trovare di tutto, ma come tutelare i bambini da un uso indiscriminato di internet?
La tecnologia ha creato portali protetti che rendono sicuro il contatto tra bambini e computer, perchè consentono di impedire la visualizzazione di determinati contenuti non adatti ai più piccoli. Esiste poi un servizio (a pagamento) di “gestione sorvegliata” che avvisa l’utente quando sta per visualizzare un sito non presente nella lista di quelli consentiti. Ci sono poi i filtri di navigazione, ovvero dei software in grado di bloccare i siti dal contenuto nocivo. Questi software possono agire sia sul server, sia direttamente sul pc dell’utente. Se il programma agisce sul server, il problema viene risolto all’origine perché il sistema impedisce a siti considerati “nocivi” o “inadatti” di depositarsi sul server. Nel caso invece in cui il software sia installato sul pc-utente, questo blocca i siti in base ad una lista “nera” che può essere aggiornata.
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