Estate, viaggi, ansia per i genitori con neonati. Perché se da un lato c’è la giusta voglia di vacanze, da un’altra ci si chiede se ci si possa muovere con un bebè, se non sia pericoloso, dove si possa andare.
Ne ho scritto ogni anno e ribadisco il mio pensiero: un bimbo sano può andare tendenzialmente ovunque dove il genitore si senta sereno. I figli seguono le famiglie e si adattano. Senza paranoie se un giorno mangiano di più o di meno, se il pisolino pomeridiano è nel passeggino o in macchina mentre si fa qualche giretto.
Ma quando il bimbo non sta bene che fare? Talora febbri e raffreddori insidiano le partenze, lasciando nel dubbio se rimandare la partenza.
Febbre, mal di orecchio, infiammazione alla gola, tosse e raffreddore, per quanto molto più rari che nei mesi invernali, sono in agguato anche nei mesi estivi. Come evitarli? Senza mettere il bambino in una campana di vetro, basta il buon senso: non esagerare con l’aria condizionata, lasciare nel bagaglio a mano una felpa se si viaggia in aereo o treno dove le temperature possono essere molto basse; durante i viaggi in auto evitare i colpi d’aria, soprattutto dopo una sudata.
E se nonostante le accortezze il piccolo si ammala ugualmente? Sempre parlando di bambini sani, bisogna preoccuparsi solo se la temperatura è oltre i 38.5 e persiste per alcuni giorni. Per qualche lineetta di febbre non si corrono rischi e se nel luogo di villeggiatura in cui si è diretti ci sono pediatrie farmacie, non è necessario rimandare la partenza. Diverso è ovviamente il caso di bambini affetti da asma, diabete o altre malattie croniche.
Senza portarsi dietro una farmacia, bisognerebbe dimenticare mai un antipiretico, un termometro e soluzioni reidratanti. Vero rischio per i bimbi, d’estate, infatti, sono le gastroenteriti; non si tratta di forme pseudo influenzali o virali come nei mesi invernali, ma sono dovute a piccole tossinfezioni alimentari. In questo caso il problema non è tanto il vomito o la diarrea in sé, ma la disidratazione, perché con il caldo e l’abbondante sudorazione ci si disidrata prima. Diventa quindi fondamentale reidratare con acqua e soluzioni specifiche con sali minerali.
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