Che io sia tendenzialmente contraria a farmaci, visite mediche ed esami clinici se non strettamente necessario, credo che si sia capito da tempo. La cosa è nota anche alle amiche che sanno che non devono recarsi in pronto soccorso con i loro bimbi come se andassero al supermercato, che non devono esagerare in farmaci etc.
Qualche anno fa una mamma era preoccupata perché il suo bimbo per quanto mangiasse non cresceva, a suo dire, a sufficienza; io lo visitai, misurai, pesai per qualche tempo riscontrando una crescita assolutamente costante per quanto su bassi percentili.
D’altronde la sua mamma e il suo papà non sono certo dei colossi.
Anche la sua pediatra era del mio stesso avviso ma, probabilmente stufa di sentire le ansie e le richieste della mamma in questione prescrisse i “famosi” esami del sangue. Precisando “solo per scrupolo”.
La mia amica me lo tenne nascosto e disse al bimbo, tutto orgoglioso del suo cerotto, di non dirmi nulla.
Indovinate invece un po’? Fu la prima cosa che mi raccontò non appena mi vide. Inutile dire che gli esami erano perfetti.
Le mamme spesso avanzano richieste di esami sapendo che nella maggior parte dei casi saranno accontentate dal pediatra, ma in realtà nel chiedere gli esami non sanno neppure cosa cercare e soprattutto quali esami possano essere davvero utili.
È dunque proprio necessario sottoporre i bambini agli esami di laboratorio?
In un ottica di prevenzione, gli esami di laboratorio effettuati di routine sono utili, ma questo discorso vale soprattutto per gli adulti, specie dopo una certa età. Il bambino viene già sottoposto fin dalla nascita a una serie di esami detti di screening al fine di evidenziare preventivamente malattie o anomalie importanti
Sono molto più utili le periodiche visite pediatriche, che consistono in una serie di valutazioni che il pediatra effettua per verificare che lo sviluppo-psicofisico, di cui fanno parte anche la capacità visiva e uditiva, avvenga in modo regolare e che il bambino cresca in peso e altezza in modo regolare.
Qualora vi fossero problemi, il pediatra stesso consiglierà esami del sangue specifici o, a seconda dei casi, ecografie, radiografie, consulenze specialistiche ecc.
Agnieszka dice
Io la penso esattamente come te, MammaMedico: qualsiasi tipo di esame, soprattutto di quelli che creano un certo stress e dolore al bambino, vanno fatti solo se strettamente necessario…
La mia figlia più piccola, sottoposta a due interventi al cuore nei primi sei mesi di vita, ha fatto una marea di prelievi – i suoi pianti erano così strazianti (le hanno fatto anche prelievi dall’inguine ed era un’esperienza che non vorrei mai più vivere) che non ce la facevo nemmeno a starle vicino… quindi non sottoporrei mai le mie figlie agli esami così – per scrupolo.
ciao
Mamma Medico dice
mi vengono i brividi solo a pensarlo. pensa che da quando sono diventata mamma in pronto soccorso cerco di evitare anche i punti di sutura se non strettamente necessari…