Quando nasce un bambino, amici, parenti e conoscenti in genere festeggiano il nuovo nato con un regalo più o meno importante. Ma mentre per la nascita del primo figlio la scelta in genere è abbastanza facile in quanto manca tutto e anche i genitori hanno idee da suggerire, per le neomamme alla seconda o addirittura terza gravidanza la scelta è più difficile in quanto al contrario non manca proprio nulla.
Quando si decide autonomamente l’acquisto, l’idea “tutina” viene scartata; il pensiero comune è infatti che già se ne abbia un numero elevato. E al massimo ci si porta avanti regalandone di misure più grandi. Ma questo è lo stesso ragionamento che fa la mamma. Non compra tutine piccole ma solo il minimo indispensabile per l’ospedale pensando di riceverne un esagerato numero in regalo. E così appena tornate a casa si deve correre a fare shopping per il neonato rendendosi conto che il piccolo “cagone” ha sporcato l’inverosimile. A me è successo entrambe le volte.
Il mio consiglio quindi è se siete in confidenza prima di fare acquisti 6-9 mesi (magari sbagliando anche la stagione…) chiedete se serve l’1-3.
Altro articolo di cui i miei armadi erano pieni: gli accappatoi. Che però sono difficilissimi da infilare ad un neonato. Per cui io avvolgevo il piccolo in un bel telo in spugna. E da grandino ho apprezzato il poncho.
Sul sacco nanna ci sono pareri discordanti. Importato negli ultimi anni dal nord Europa, è una specie di sacco a pelo, con o senza maniche, che può essere usato in alternativa a coperte e lenzuola ed è ideale per tenere caldi anche i bambini che tendono a scoprirsi. Secondo alcuni studi, il sacco nanna aiuta a prevenire la SIDS, la cosiddetta “sindrome della morte in culla” perché, a differenza delle tradizionali coperte, non presenta rischi di soffocamento o strangolamento. Ma in questo caso credo dipenda dalle abitudini e dal calore delle case. Supernano dormiva scoperto. E non mi sono mai posta il problema. Quando è nata microba me ne hanno regalato uno. Al momento accantonato. Ma quando mi sono accorta che si scopriva e piangeva per il freddo. Bè l’ho rivalutato e ho anche comprato dei cambi.
Altra idea da talune mamme apprezzata è il cuscino allattamento. Meglio se in pula di farro o altro materiale biologico, sfoderabile e lavabile. Anche se la mamma decidesse di non allattare al seno, potrà usare il cuscino allattamento come supporto per la schiena mentre nutre il suo piccolo con il biberon, ma anche come riduttore nel lettino e come supporto nella fase in cui il bimbo imparerà a stare seduto da solo.
Se la famiglia del nuovo nato è viaggiatrice idee originali sono uno o più accessori portatili, ideati per garantire al neonato e ai suoi genitori il massimo benessere anche in vacanza: dal bagnetto gonfiabile alla culla pieghevole, dal fasciatoio portatile ai kit per la conservazione e il trasporto di latte materno o artificiale, pappe e altri alimenti.
Le mamme più dinamiche apprezzeranno inoltre buoni per attività da fare con il bambino: un corso di piscina col bebè, lezioni di musica in culla; un corso di massaggio neonatale.
E per chi proprio non ha idee, utili potrebbero essere “la torta di pannolini” o le card prepagate che la maggior parte di negozi per l’infanzia propone caricabili con qualsiasi cifra.
Se la somma da investire è maggiore, ci sono poi i classici: il trio o il solo passeggino ultraleggero per i mesi successivi, la sdraietta, la palestrina, l’umidificatore, l’ apparecchio dell’aerosol (sperando non serva mai), lo sterilizzatore.
Non dimentichiamo che anche alla mammapiacerebbe ricevere un pensiero dopo la faticaccia, e soprattutto alle amiche via libera a creme e prodotti tonificanti o di bellezza. Perchè si è diventate mamma, ma non bisogna smettere di essere donna.
E al fratellino/sorellina più grande? È giusto fare un pensierino al fine di evitare attacchi di gelosia? Secondo me si soprattutto se è presente durante la nostra visita alla new entry. Ma per non riempire la casa di inutilità io ho sempre trovato molto carini i libri da compilare tipo “è nato il mio fratellino/sorellina” in cui il “grande” può fare disegno o attaccare foto. Una sorta di diario personale su questo evento importante.
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