Ecco un argomento molto interessante soprattutto per le mamme di figlie femmine: le infezioni delle vie urinarie.
Perché parlo delle femmine? Non per essere sessista o perché il problema non tocchi anche i maschi, ma perché è molto più frequente nelle donne.
Ma mentre una donna adulta in genere sa benissimo riconoscere i sintomi di una cistite (bruciore ad urinare, tendenza a fare “pipì” numerose volte, talora dolore al basso ventre o addirittura sangue nelle urine nei casi un po’ più importanti), diverso è il caso delle bambine. Quando c’è una vera e propria infezione e quando invece è solo bruciore da irritazione?
Da quando microba ha tolto il pannolino e soprattutto da quando va alla scuola materna spesso lamenta dei fastidi “lì”. Talora è irritata, talora meno, talora piange nel fare pipì. Il motivo è presto svelato: la scarsa igiene. Oppure l’uso di carta igienica ruvida. Anche il sedersi appoggiandosi non aiuta, ma non posso certo terrorizzarla quando va in bagno all’asilo….
Nei piccoli la difficoltà sta proprio nel gestire e riconoscere una vera infezione da una semplice irritazione, ma anche individuare la presenza di un problema urinario in assenza di sintomatologia specifica bensì con sintomi più generali come pianti improvvisi, febbre, vomito e inappetenza.
Il problema è più comune di quanto si pensi: circa un bambino su 15 ha sofferto almeno una volta di infezione delle vie urinarie. Addirittura nel 5% dei casi la causa della febbre nei bambini è attribuibile ad un’infezione del tratto urinario, non sempre diagnosticata tempestivamente.
Per questo la Federazione Italiana Medici Pediatri ha lanciato il Progetto “Mamma sto male, hai controllato la mia pipì?” con corsi formativi per i pediatri e informazioni per le famiglie. Il Progetto prevede la diffusione di un opuscolo presso gli studi medici dei pediatri e nelle farmacie per informare in modo semplice su tali infezioni, suggerendo le regole per riconoscerle(dall’odore della pipì a altri sintomi).
E ad aiutare le mamme dovrebbe arrivare anche un nuovo stick adesivo che, posizionato semplicemente sul pannolino, permette di identificare segni indicativi di infezioni urinarie (attraverso il rilevamento di alcune sostanze nelle urine) e in caso di esito positivo ricorrere al parere del proprio pediatra.
Se invece non si tratta di vera e propria infezione bensì di irritazione cosa è meglio fare? In tal caso dovrebbe subentrare il buon senso. Innanzitutto dei lavaggi con acqua fresca, senza usare sostanze aggressive (prestare attenzione anche all’ètà indicata sui detergenti intimi in commercio, anche quelli specifici per l’infanzia), non usare creme per adulti (tipo canesten o gentalyn, per intenderci) salvo diversa prescrizione del pediatra; usare biancheria intima in cotone, possibilmente chiara, limitare l’uso di salviettine detergenti (ma di questo ne avevo già parlato); una crema all’ossido di zinco va bene invece a qualsiasi età.
Mamma Piky dice
Mia figlia soffre spesso di irritazione da pannolino, cosa che con il figlio maschio non mi era mai successo o comunque raramente. Ho notato proprio il suo fastidio quando uso le salviettine e le ho abbandonate del tutto, credo che abbiamo detto delle sostanze che possano darle bruciore. Per le infezione alle vie urinarie una volta abbiamo usato i sacchettini ma ne ho sprecati una confezione intera prima di riuscire a raccogliere la pipì. Mi dici il nome degli stick così la prossima volta sono preparata!
Mamma Medico dice
@ mamma Piky: Tena U-Test. secondo me i pediatri non ne parlano perchè è nato x gli anziani incontinenti.