Domenica 8 maggio è il giorno della Festa della Mamma. Già bella scoperta direte voi. La seconda domenica di maggio è da sempre dedicata alla mamma. In realtà, a parte il classico lavoretto fatto a scuola, non vi ho mai dato molta importanza e da quando è iniziata l’età della ragione l’ho considerata solo una festa consumistica. Chiaramente guai a non fare almeno gli auguri alla mamma, ma la cosa finiva lì. Ma poi sono diventata mamma anche io e non nego che mi aspetto da Supernano (Papa Chef sei avvisato, visto che alla scuola materna non fanno fare nulla) un pensiero simbolico.
La festa della mamma ha un’origine molto antica: in passato si festeggiava la mamma come simbolo di prosperità e passaggio dai mesi invernali a quelli primaverili. La festa intesa nel senso nostro del termine è stata introdotta in Italia nel 1957 e da allora cade sempre la seconda domenica di maggio. Secondo la tradizione alla mamma si regalano fiori. E a proposito di fiori colgo l’invito dell’AIRC a presentare la loro iniziativa. Anche quest’anno durante la Festa della Mamma l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) scenderà nelle piazze italiane per festeggiare le mamma e sostenere la ricerca con l’Azalea della Ricerca. Con un contributo di 15 euro, si potrà avere un’azalea contrassegnata dal marchio dell’Associazione. L’azalea di AIRC è un fiore speciale perché serve a sostenere il lavoro dei ricercatori che quotidianamente lavorano per rendere il cancro sempre più curabile.
L’ acquisto della pianta ha quindi un duplice fine: poter omaggiare di un fiore la propria mamma e aiutare anche tutte la mamme malate o quelle donne guarite che vorrebbero diventare mamme.
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