È un argomento di cui si è parlato a lungo la scorsa estate dopo funesti fatti di cronaca. A che età un bambino può rimanere a casa da solo? Non mi sono mai posta la domanda dal punto di vista giuridico anche perché le occasioni in cui ho lasciato i miei figli soli si contano sulle dita di una mano e sono sempre stati episodi piuttosto limitati nel tempo. Piuttosto in quei casi mi sono preoccupata che non accadesse qualcosa a me. Li lasciavo davanti alla televisione e nella stessa posizione li trovavo al rientro.
Supernano lo scorso anno ha cominciato a percorrere brevi tratti da solo, inizialmente per recarsi al vicino supermercato, poi per rientrare dalla palestra. Ogni spostamento era monitorato. Mi telefonava all’uscita e io lo aspettavo a casa. Quest’anno gli incastri sono del tutto diversi e talora avrei la necessità che tornasse da solo e mi aspettasse a casa per una mezz’ora. Questo vuol dire uscire da solo (cosa che per altro fa già. Nella nostra scuola è permesso dalla V elementare e considerando che il portone di uscita delle prime è dal lato opposto dell’isolato rispetto a quello delle quinte, non potrei recuperare entrambi i figli nello stesso momento), arrivare a casa ma oltre ad avere le chiavi, gestire in autonomia circa mezz’ora del suo tempo. Farebbe merenda, leggerebbe un giornalino, mi telefonerebbe 1000 volte per chiedere di poter giocare ai videogiochi. Ma… non sono convinta, anche perché io mi sposto in macchina, a Milano basta un nulla per raddoppiare o triplicare il tempo del mio rientro. E lui è ancora un bambino, autonomo quanto si voglia, ma pur sempre un bambino. E allora? Credo che ancora per qualche mese in caso di necessità farò ricorso alla sacra rete di mamme.
Scelta basata sull’emotività. Mia.
Ma quando si può cominciare a lasciare un ragazzino a casa da solo?
14 anni è il limite di età per evitare di incorrere nel reato di abbandono; la legge infatti, punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni chiunque abbandona un minore di quattordici anni o una persona incapace (per malattia fisica o mentale, per vecchiaia, o per altra causa) di provvedere a se stessa e della quale abbia l’obbligo di cura o di custodia. La norma prevede, inoltre circostanze aggravanti speciali quando all’abbandono consegua la lesione personale o, nell’ipotesi più grave, la morte: in tali casi, infatti la pena è rispettivamente aumentata da 1 a 6 anni e da 3 ad 8 anni.
Ma cosa si intende per abbandono?
La condotta dell’adulto da cui può derivare il reato di abbandono può essere compiuta anche nell’ambiente domestico (che non è ritenuto in se e per sé un luogo sicuro) e consistere in qualsiasi azione o omissione che si ponga in contrasto con l’obbligo di custodia o di cura.
Per evitare però che nel caso di necessità o una volta raggiunti i 14 anni, che l’essere lasciati da soli in casa venga vissuto dal ragazzino con insicurezza e paura, è utile educare gradualmente i minori all’autonomia.
L’età migliore per questo “esercizio” sembra essere intorno ai dieci anni quando educazione e scolarizzazione hanno fatto presumibilmente acquisire al minore un certo grado di indipendenza e di senso di responsabilità.
Bisogna pertanto tenere presente alcuni punti:
– Valutare, oltre all’età, la maturità, il senso di responsabilità e l’autonomia del bambino, per stabilire se e per quanto tempo si può pensare di lasciarlo solo
– Definire insieme, prima di lasciarsi, cosa può fare nel tempo da trascorrere in autonomia
– monitorare le attività del bambino, ad esempio attivando opportuni filtri per la navigazione in internet
– pretendere di essere informati se cambia piani rispetto a quanto concordato
– novità/imprevisti devono essere condivisi con il genitore prima di prendere qualunque iniziativa in autonomia
– assicurarsi che i locali nei quali si troverà il bambino siano sicuri e accessibili solo a determinate persone e con determinate modalità.
– lasciare più di un riferimento telefonico e istruzioni su cosa fare nel caso accada qualcosa di imprevisto
Sara dice
Mah, io ho iniziato a stare sola proprio attorno ai dieci anni, anche per più di mezz’ora, sentendomi sempre grande e responsabilizzata, di certo non abbandonata…a volte mi sembra che si esageri un po’ in questi tempi.
Mamma Medico dice
sara, sono d’accordo che un po’ si esagera, ma è altrettanto vero che tutto va bene finchè non succede nulla di irreparabile. io tornavo a casa da scuola da sola a 7 anni, a 10 recuperavo mia sorella di 6 (che a sua volta usciva da sola) e insieme tornavamo a casa. nessuna autorizzazione, nessuna delega. dovevamo attraversare e i pedofili c’erano anche allora. adesso è la scuola stessa che non fa uscire solo un bambino. stesso discorso sullo stare in casa da soli. dal punto di vista giuridico in teoria un genitore è passibile di denuncia