Tempo fa lessi su FB la domanda di una mamma su come misurare la temperatura al suo bambino. La maggior parte delle risposte erano di misurarla per via rettale. Io mi sentii di dissentire. È vero che è uno dei metodi possibili, ed ho anche scritto vari post tempo fa (qui e qui), ma è uno di quelli che io non amo per nulla. Mi sembra allora corretto parlarne ancora basandosi sulle linee guida della SIP.
La misurazione della temperatura corporea è purtroppo una delle manovre più frequentemente eseguite sui bambini. L’esito di tale manovra fornisce importanti informazioni sullo stato del piccolo, e può guidare le scelte terapeutiche ed assistenziali. Tuttavia non è una manovra banale e tante sono ancora le domande che la riguardano: quali termometri sono da prediligere? Quali sono i criteri da utilizzare per scegliere la sede di misurazione della temperatura corporea? L’uso di mezzi fisici per ridurre la febbre è appropriato?
La Società Italiana di Pediatria ha emanato delle Linee Guida sulla gestione del sintomo febbre nel bambino.
Nonostante il fatto che la temperatura rettale sia da molti ancora oggi considerata il gold standard per la misurazione della temperatura corporea, la via di misurazione rettale della temperatura corporea non dovrebbe essere impiegata di routine nei bambini con meno di 5 anni a causa della sua invasività e del disagio che comporta.
La misurazione rettale della temperatura può essere presa in considerazione per i bambini critici o privi di coscienza da operatori esperti in ambito ospedaliero.
In ogni caso non deve essere rilevata in bambini immunocompromessi o con sanguinamento rettale. Si devono inoltre adottare tutte le misure necessarie per prevenire possibili danni causati da movimenti improvvisi del bambino. In particolare, la misurazione non deve essere fatta col bambino in posizione supina.
La misurazione orale della temperatura corporea è da evitare nei bambini.
Per i bambini fino a 4 settimane si raccomanda la misurazione ascellare con termometro elettronico.
Per i bambini oltre le 4 settimane si raccomanda la misurazione ascellare con termometro elettronico o quella timpanica con termometro a infrarossi
Per quanto riguarda invece il tipo di termometro da usare l’uso dei termometri a mercurio, per chi ne avesse ancora in casa perché la produzione è cessata nel 2010, è sconsigliato nei bambini per il rischio di rottura e di contatto col metallo.
La misurazione con termometro timpanico ad infrarossi è maggiormente soggetta ad errori operatore-correlati o legati a patologie del bambino (ad esempio otite).
A domicilio, per la misurazione da parte dei genitori, per tutti i bambini viene raccomandata la misurazione con termometro elettronico in sede ascellare.
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