Qualche sera fa microba ha trovato sotto il patio della casa del lago una chiocciola molto grande. Di quelle che difficilmente si vedono anche dopo i temporali. “mamma salviamola dai gatti, mettila nell’erba”. Il tentativo di spostare la bestiola fu vano. E comunque per evitare “danni” io non ho usato molta forza. Era incollata al pavimento. E quando ho letto l’articolo della colla chirurgica derivata dalle lumache ho pensato subito alla nostra chiocciola ben salda al pavimento…
Un gruppo di scienziati statunitensi, analizzando il muco estremamente adesivo che le lumache producono come meccanismo di difesa, ha messo a punto una speciale bio colla per uso chirurgico, pubblicando la scoperta sulla rivista Science.
Questi animali producono una sostanza che non solo forma forti legami su superfici bagnate, ma ha anche una matrice che dissipa l’energia al punto di adesione, rendendola altamente flessibile. L’adesivo artificiale si basa su questi principi e avrebbe mostrato di funzionare bene in una serie di esperimenti di adesione su pelle, cartilagine, tessuti e organi del maiale, oltre a non aver prodotto alcun effetto tossico sulle cellule umane ed essere tre volte più forte di ogni altro adesivo medico
In realtà, adesivi ad uso medico esistono già, ma spesso sono deboli, non sono molto sensibili e a volte non si possono utilizzare su tessuti bagnati.
La bio-colla potrebbe essere usata come uno speciale cerotto sulla pelle o iniettato nelle ferite in profondità; in alcuni casi potrebbe sostituire le suture e le graffette. Secondo i ricercatori americani infatti, l’adesivo dovrebbe essere prodotto in fogli e tagliato su misura, anche se è in fase di realizzazione una versione iniettabile per chiudere ferite profonde.
Il Wyss Institute, che ha fatto domanda per brevettare la colla, assicura che si tratta di un materiale economico da realizzare. Ora i ricercatori lavorano a una versione biodegradabile, che scompare quando la ferita guarisce.
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