Estate, tempo di vacanze e di viaggi, ma come si deve comportare una mamma in attesa?
Le donne incinte che hanno in programma un viaggio solitamente si rivolgono al proprio medico per avere consigli e se la gravidanza procede bene, non c’è motivo per vietare la vacanza anche se con le dovute precauzioni. Ma le informazioni fornite sono sempre soggettive perché in realtà mancano delle linee guida. Innanzitutto devono essere valutate l’epoca gestazionale e la presenza di eventuali fattori di rischio. Dopo i primi tre mesi generalmente ci si sente meglio: il fisico comincia ad adattarsi alla nuova situazione, la nausea è oramai diminuita, il vomito è scomparso, la sonnolenza non e’ più un problema; il secondo trimestre (IV, V e VI mese) è pertanto il momento migliore per affrontare un viaggio.
Problemi possono invece presentarsi negli ultimi mesi: è quindi più prudente evitare lunghi spostamenti e per troppo tempo con l’avvicinarsi della data del parto.
Alcuni accorgimenti:
- è importante sottoporsi ad un controllo clinico prima della partenza
- indirizzi utili. Se il viaggio durerà a lungo o se avviene nelle ultime settimane di gravidanza è bene avere dei punti di riferimento nella zona dove si andrà a soggiornare come l’indirizzo di un altro ginecologo, un ospedale con reparto di ostetricia o altra struttura utile per affrontare le eventuali necessità o situazioni di emergenza
- portare con sè la documentazione completa della gravidanza (cartella clinica completa di esami)
Destinazione
La destinazione non deve essere troppo distante per non compiere un viaggio faticoso, che potrebbe causare contrazioni. Sarebbe meglio evitare le località isolate, difficili da raggiungere o carenti dal punto di vista sanitario e località con brusche variazioni di altitudine e di clima.
Viaggi all’estero
Sarebbe meglio rimandare la vacanza ai tropici o d’avventura: il viaggio è sempre molto lungo e spesso la differenza di fuso orario è notevole, i luoghi esotici non sono sempre dotati di strutture sanitarie affidabili, vi è sovente la necessità di vaccinazioni o il rischio di contrarre infezioni o malattie che possono compromettere lo stato di salute della gestante.
È bene considerare alcune problematiche:
Cibi e bevande:
-
bere solamente acqua pura imbottigliata e bevande leggere. Lo iodio usato per purificare l’acqua può non essere sicuro per le donne in gravidanza
-
non usare ghiaccio nelle bevande, non bere dalla bottiglia ed usare preferibilmente bicchieri di carta
-
evitare frutta fresca e verdura a meno che non venga precedentemente cotta e sbucciata
-
fare attenzione a cibi crudi o poco cotti (possono anche essere veicolo di toxoplasmosi)
-
accertarsi che il latte assunto sia effettivamente pastorizzato
La cosiddetta diarrea del viaggiatore può essere un disturbo leggero per chi non è in gravidanza, ma può diventare un serio problema per donna in gravidanza. In caso di diarrea è bene reintegrare la perdita di liquidi bevendo molto. E’ anche utile portare con se dei farmaci per affrontare questo disturbo, da assumere solo dopo aver consultato il medico.
- Le vaccinazioni. Alcuni paesi richiedono la vaccinazione obbligatoria prima del viaggio. E’ preferibile somministrare il vaccino prima della gravidanza. Molti vaccini sono sconsigliati in gravidanza.
- L’avvertimento più importante è quello di evitare di recarsi in zone in cui è alto il rischio di malaria: non esiste un farmaco antimalarico con un’efficacia del 100% e contrarre questa malattia significa andare incontro ad un elevato rischio di morte per se e per il feto.
- Anche la durata del viaggio va tenuta presente: se lungo bisogna prevedere e programmare soste che permettano una passeggiata, un momento di riposo, uno spuntino leggero; se poi si verifica nel 3° trimestre è da considerare il non remoto rischio che il parto avvenga in luogo diverso da quello prescelto.
Mezzo di trasporto
In linea di massima vanno bene tutti i mezzi di trasporto ad eccezione della moto, ma nei lunghi viaggi e preferibile il più veloce.
-
L’automobile va bene per viaggi non troppo lunghi sarebbe bene non viaggiare più di 5-6 ore al giorno sempre indossando la cintura di sicurezza. Questa si deve posizionare al di sotto dell’addome, abbassandola quindi un poco, in modo da circondare senza costringere. La cintura trasversale deve essere posizionata tra i due seni ed intorno alla spalla, regolando il sedile in modo che quest’ultima non strofini sul collo.
In caso di incidente è più prudente comunque consultare immediatamente il proprio ginecologo od un pronto soccorso ostetrico.
Se l’automobile possiede un Air Bag indossare la cintura di sicurezza è ancora più necessario: in caso di incidente il trauma addominale potrebbe essere maggiore. Se l’Air Bag dovesse aprirsi, il gas non e’ nocivo. -
Autobus e treni: Gli autobus hanno corridoi stretti e toilette piccole. I treni, invece, hanno più spazio per passeggiare. I loro piccoli sbandamenti non sono pericolosi.
-
Aereo: Alcune compagnie applicano specifiche restrizioni di viaggio alle donne incinte. Generalmente è consentito viaggiare in aereo non oltre la 36esima settimana. Per evitare il rischio di trombosi, già incrementato dalla stessa gravidanza, e vene varicose agli arti inferiori è necessario indossare calze contenitive, tenere sollevate le gambe e di muoversi spesso per evitare i crampi. È importante inoltre bere bevande leggere per evitare la nausea, ma abbondantemente poiché l’aria della cabina è asciutta.
-
Nave: Le navi da crociera sono un mezzo comodo e rilassante. Tuttavia se si soffre il mal di mare e soprattutto se si è alla prima esperienza, questo non è il momento più adatto per provare. E’ bene informarsi su eventuale assistenza medica specifica quando la nave e’ in mare aperto.
Lascia un commento